Oltre l'obiettivo: lo Smartphone sta riscrivendo le regole della fotografia e del cinema?

autore:Luca Bellaro
Siamo nel 2024, nel pieno della cosiddetta era digitale e la linea che distingue i dispositivi dedicati alla cattura d'immagini da quelli multifunzione è diventata sempre più sottile.

Questo fenomeno spicca soprattutto nell'ambito fotografico, dove lo smartphone si è imposto come protagonista indiscusso, sfidando l'egemonia storica delle macchine fotografiche e videocamere tradizionali, un segnale di cambiamento profondo nei comportamenti e nelle preferenze degli utenti.

La trasformazione non riguarda solo la tecnologia in sé ma soprattutto la percezione del suo utilizzo: in molti pensano che gli smartphone di oggi abbiano ”liberalizzato” la fotografia, con le loro fotocamere ad alta risoluzione, algoritmi avanzati di elaborazione delle immagini, l'accesso immediato a una vasta gamma di app per la modifica e la condivisione istantanea.
Ciò che una volta era appannaggio degli esperti e dei professionisti ora è accessibile a chiunque abbia uno smartphone in tasca. La comodità, l'integrazione con i social media e la possibilità di scattare e condividere hanno elevato lo smartphone allo strumento fotografico principale per la maggior parte delle persone.

Eppure, la questione centrale rimane: fino a che punto gli smartphone possono realmente sostituire le macchine fotografiche e videocamere professionali?

La risposta risiede non solo nelle specifiche tecniche ma anche nell'evoluzione dell'uso che ne facciamo. Ad esempio, Apple ha spinto i confini della percezione pubblica utilizzando un iPhone 15 Pro Max per creare di eventi significativi per loro e il pubblico, come la presentazione dei nuovi Mac con chip M3 e un documentario sullo spettacolo dell'intervallo del Super Bowl di Usher, dimostrando le straordinarie capacità di questo dispositivo.

bbsway usher superbowl iphone

Il messaggio sembra chiaro: la creatività e l'espressione visiva non sono più limitate dagli strumenti che utilizziamo, ma vengono potenziate dalla versatilità e dall'accessibilità che questi dispositivi offrono.

La sfida per le fotocamere tradizionali risiede quindi nel riconnettersi con un pubblico che valuta la fotografia non solo come un'arte o una professione ma come parte integrante della comunicazione quotidiana?

Mentre gli smartphone continuano a rimodellare il mercato delle fotocamere, nel mondo degli addetti ai lavori la distinzione tra gli strumenti utilizzati si fa sempre meno netta, segnando l’inizio di nuova era.

Ci aspetterà una rivoluzione?

Meglio forse vederla come un momento in cui la capacità di raccontare storie visive diventa universalmente accessibile, invitando tutti a esplorare il mondo attraverso una lente personale e unica.

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